Una busta per iniziare l’anno.

Una busta per iniziare l’anno.

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Succede che a volte, buste spedite a metà novembre, vengano ricevute il 3 gennaio.

A volte capita che una piccola busta, di dimensioni ridotte, ma di grande contenuto, si perda in mezzo alle bollette e ad altre carte, ritenute erroneamente più importanti.

Poi si sa, oggi è tutto automatizzato, le bollette sono già pagate dalla banca, la pubblicità non interessa, gli amici ci contattano con i social e così non si fruga più nella posta in cerca di novità.

Tutto viene accantonato in un angolo, tra il tavolo e il muro.

E allora le settimane passano, il mucchio di carte abbandonate si confonde sotto le vecchie agende con quasi un anno di fedele servizio, gli scontrini distrattamente tolti dalle tasche, gli appunti di idee passeggere, le liste della spesa e dei buoni propositi.

Le stagioni avanzano e sull’angolo di tavolo si buttano distrattamente cappelli, berrette, guanti, sciarpe.

Chissà perché, però, in quel mucchio di oggetti senza fissa dimora non si trova mai una penna che scriva, o una batteria carica.

A volte sul tavolo capitano delle mollette per i panni mangiate dal sole e dal freddo, la ciotola per le monetine ostenta un piccolo tesoro in centesimi e il lettore mp3 aspetta da troppo tempo di essere portato fuori a correre.

Arriva Natale e affollano la casa le valigie, pronte per passare la settimana dai nonni.

È stato un Natale strano, questo appena passato, agrodolce e senza regali. Per qualche motivo, porto a casa un senso di nostalgia e solitudine.

Ed eccola lì la piccola busta con la carta fiorita, che sorpresa riceverla inaspettata e dimenticata in un giorno in cui avevo davvero tanto bisogno di un gesto di affetto!

Dentro ci sono delle frasi gentili, un piccolo pensiero che ho amato dal primo istante e dei fiori secchi, ancora profumati. Ah, c’è anche un simpatico elefantino di carta, un cuore rosso a pois bianchi e un abbraccio virtuale.

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Chi mi scrive è Giui, una splendida persona conosciuta sui social, ma con cui sento di essere affine. Tempo fa ho partecipato su Instagram ad una sua iniziativa #ricordicondivisi ed ora lei, per ringraziarmi, condivide con me un po’ del suo mondo.

Grazie Giui, non hai idea del calore che ho provato ricevendo la tua busta fiorita, soprattutto oggi.

Ma io credo che le piccole buste fiorite, con grandi contenuti, siano così: si fanno trovare quando c’è davvero bisogno di riceverle.

Soprattutto se a spedirle è un cantastorie.

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