Di autunno e workshop, terra e poesia.

Di autunno e workshop, terra e poesia.

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MATTINO D’AUTUNNO

Che dolcezza infantile

nella mattinata tranquilla!

C’è il sole tra le foglie gialle

e i ragni tendono fra i rami

le loro strade di seta.

F.G.Lorca

 

Il 22 settembre ci sarà il primo dei workshop stagionali che organizzerò da adesso per tutto il 2017, durerà tre ore, io l’ho programmato dalle 19.00 alle 22.00, ma è possibile prenotare in orari diversi, oppure in un altro giorno successivo. Come per tutti i workshop, partirà solo con un minimo di due persone e il numero massimo è quattro. Va prenotato con un po’ di anticipo. Contattami se ti interessa.

Perché  workshop stagionali? Perché ho pensato di celebrare le quattro stagioni, per accogliere e imparare ad apprezzare il naturale cambiamento del clima e della terra.

I workshop si terranno infatti nelle serate degli equinozi e dei solstizi, ecco perché il 22 settembre.

 

Scendon le gocce della prima pioggia

che sui selciato ancor timida batte,

mentre settembre lietamente sfoggia

l’ardore delle sue bacche scarlatte.

E le foglie chiacchierine

parlano dell’autunno che ritorna

e che sotto la pioggia fine fine

di pampini e di bacche agile s’adorna.

MARINO MORETTI – La prima pioggia

 

Sì, l’autunno può essere piovoso e porta via l’estate, ma è il preludio dell’inverno con la neve e le feste. L’autunno porta anche dei tramonti meravigliosi, le foglie secche sotto i piedi, i boschi si tingono di colori caldi e iniziano a cadere le castagne.  L’autunno da sempre ispira gli artisti, il cielo e la luce autunnali sanno essere struggenti e invitano l’anima a ripiegare su sé stessa.

 Ci si prepara alla stagione più fredda dell’anno, gli alberi iniziano a perdere le foglie, la terra inizia a sonnecchiare in vista dell’inverno.

 

Sono più miti le mattine

e più scure diventano le noci

e le bacche hanno un viso più rotondo.

La rosa non è più nella città.

L’acero indossa una sciarpa più gaia.

La campagna una gonna scarlatta,

Ed anch’io, per non essere antiquata,

mi metterò un gioiello.

EMILY DICKINSON – L’estate è finita

 

In casa inizia il temuto cambio dell’armadio e compaiono le prime copertine ai piedi del letto, o sul divano. Le serate iniziano prima e il tè freddo viene gradualmente sostituito da tè caldo; le scarpe si fanno via via più chiuse, gli ombrelli sempre più aperti.

A cosa ti fa pensare l’autunno? Hai dei ricordi particolari legati a questa stagione?

Io ricordo con piacere le corse in mezzo alle foglie secche, con lontana la voce della mamma: “non correre!”  Oppure le passeggiate sotto l’ombrello, nel bosco, con la nebbia leggera poco più bassa di me, tra cui spuntavano le mazze di tamburo (funghi).

 

Il cielo ride un suo riso turchino

benché senta l’inverno ormai vicino.

Il bosco scherza con le foglie gialle

benché l’inverno senta ormai alle spalle.

Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,

benché senta nell’onda il primo gelo.

é sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo

un fiore strano, un fiore a ombrello, un fungo.

MARINO MORETTI – Autunno

 

Se vuoi celebrare questa stagione, vieni al workshop, costruiremo decorazioni per la casa in stile autunnale, porta candele per le serate, addobbi a forma di foglie o altri oggetti dedicati alla stagione appena iniziata.

I workshop sono prenotabili per tutta la stagione, io ho fissato la data del primo, se quel giorno non puoi, hai tempo fino alla stagione successiva per regalartene uno quando preferisci.

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Se poi ami davvero l’autunno e vuoi dedicarti a qualcosa di speciale, seguimi perché ho in cantiere un’idea meravigliosamente liberty. Leggi qui.

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