Gatti, argilla e fantasia.

Gatti, argilla e fantasia.

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Voglio raccontarti di mercoledì scorso, un giorno grigio e piovoso spavaldamente incurante del fatto che dovremmo essere in primavera.

Da qualche giorno trascinavo una situazione lavorativa che mi creava un profondo malessere e mercoledì mi sono svegliata malissimo dopo una notte tormentata. Un gran mal di testa e un opprimente senso di malinconia mi hanno accompagnata mentre mi dirigevo mesta e spettinata verso il laboratorio freddo. Avevo assolutamente bisogno di non pensare e di ritrovare l’equilibrio che mi stava sfuggendo tra le dita …

Qual è il momento della vita in cui siamo più spensierati? L’infanzia, quando tutto è serio, ma è anche un gioco, quando qualsiasi cosa ci succeda sappiamo dove rifugiarci e abbiamo un ragionevole dubbio dell’esistenza di Babbo Natale, ma una lapidaria certezza dell’esistenza dei draghi.

Si , beh, io la pensavo così: Girare il mondo in una notte e consegnare miliardi di regali su una slitta trainata da renne? Mah … Enorme animale mitologico, che sputa fuoco e vive in una grotta nella profondità della montagna, dormendo su un letto di monete d’oro? Assolutamente più credibile!  Poche certezze ma buone.

Se penso alla mia infanzia, penso ai giochi con il fango, a quando cercavo di far mangiare al gatto delle tortine di terra e foglie, alle favole, alla fantasia che mi faceva trasformare un tronco nodoso ricoperto di muschio nel castello delle fate e mi faceva scovare folletti tra le felci.

Mercoledì scorso avevo un disperato bisogno di ritrovare quella bambina, di distrarmi con cose semplici, di non pensare troppo e di giocare. Facendo un rapido inventario mi sono accorta che in casa c’era tutto il necessario: la terra con cui giocare, tanti dvd di favole e anche il gatto! Anzi, crepi l’avarizia, di gatti ce n’erano persino tre!!

Ho finito la  giornata con le mani sporche di argilla, guardando Cenerentola e commuovendomi ad ogni accenno di sentimentalismo … Terra e fantasia hanno sconfitto angoscia e mal di testa.

E, no, non ho cercato di far mangiare ai gatti delle tortine di fango e foglie, ma ho goduto delle loro fusa antistress sul divano, sorseggiando una tisana da una delle mie tazze, quella con le nuvole, che mi fa pensare ai sogni.

Quando essere adulti diventa faticoso e il peso delle responsabilità blocca il respiro, il semplice lavoro manuale (con un pezzo di argilla oppure un foglio e delle matite colorate, ma anche i Lego…) insieme a un pò di fantasia che ti porti temporaneamente altrove, aiuta molto, credimi.

Gatti e tazza con le nuvole possono servire, ma non sono indispensabili.

Hai mai provato? Oppure hai rimedi più efficaci di cui raccontarmi?

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