Grazie

Grazie

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Grazie e per favore sono due parole magiche, diceva ieri un topolino protagonista del cartone animato che guardavo insieme a Maia. 

Il 2016 sta finendo e come tradizione è tempo di bilanci.

Non ho mai amato molto fare il bilancio di fine anno perché ho sempre guardato alle cose non fatte e ai progetti non realizzati, ma quest’anno arrivo al 31 gennaio con uno stato d’animo diverso dal solito: con gratitudine.

Potrei scrivere semplicemente che è stato un anno tutto sommato buono, grazie a tutti.

Scelgo invece di visualizzare ogni cosa per cui ringraziare e mi accorgo che la lista è bella lunga. Prova anche tu, non generalizzare, ripensa al 2016 e scomponilo in piccole cose belle.

E le cose brutte? Beh, credimi, nel 2016 ho dovuto affrontarne alcune davvero molto molto brutte, che non avrei mai voluto vivere (in particolare una); ed è proprio per questo che ora sono determinata a pensare alle piccole gioie, perché non posso e non voglio arrendermi.

Mi rimboccherò le maniche e affronterò il 2017 a testa alta, con la mia armatura scintillante fatta di cose piccole e felici. 

Quindi grazie innanzitutto a chi ha frequentato il laboratorio, a chi mi ha dato fiducia. Su Facebook ho postato un piccolo video, bruttino ma molto sentito.

Grazie al mio compagno, che monta e smonta mensole e armadi del laboratorio ogni volta che cambio idea, che risolve piccoli e grandi problemi, che mi sostiene anche quando brontola e fa finta di non essere d’accordo. E ha anche realizzato l’albero di Natale in tempo, la sera, dopo al lavoro. Tutto questo sopportando le mie crisi di nervi da neo mamma, neo imprenditrice, neo donna. 

Il meraviglioso albero di Natale del laboratorio

 

Grazie a mamma e papà, yin e yang della mia vita, una mi sostiene, l’altro mi fa venire i dubbi, ma entrambi mi afferrano al volo se cado e mi rimettono in piedi.

Grazie a Maia, piccola grande protagonista di questo anno, fonte sia delle mie crisi che dei miei sorrisi.

Andando in laboratorio

 

Grazie a me, al mio brutto carattere, al mio entusiasmo, alla mia testardaggine, al mio ottimismo, al mio vivere con ogni cellula ogni emozione. Una gran fatica essere me, non so schermarmi dal resto del mondo, ma in quest’anno ho iniziato ad amarmi e perdonarmi. 

Potrei scrivere per tutto il giorno, ma mi fermo qui.

Prova anche tu a fare un bilancio diverso: non elencare le cose che hai o non hai fatto, che hai o non hai avuto, inizia a ringraziare, poi lascia andare tutto e preparati per accogliere il nuovo anno, senza aspettative.

Buon anno con tutto il cuore e … grazie anche a te che mi leggi.

 

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