Occhio d’artista.

Occhio d’artista.

postato in: laboratorio, scultura | 0

Sabato mi sono trovata a realizzare occhi, lo scopo era creare delle piastrelle per gli allievi, per quel momento in cui mi guardano con lo sguardo pallato “e adesso come si fa??” e io sto li a spiegare che ci sono diversi modi per fare un occhio … e lo sguardo diventa sempre più perso. Non è facile spiegare la scultura a parole, bisogna mostrare, far vedere e toccare gli spazi, le profondità, le curve. Se inizio a lavorare su un pezzo di creta per far vedere come si fa, porto via tempo al loro lavoro, far vedere una fotografia non rende, mettere le mani sulla loro scultura non mi piace.

Ecco quindi che sabato mi rilassavo facendo scultura, ma anche qualcosa di utile per il lavoro.

Oh, chiaramente questi sono esempi e non è certo tutto qui; chiedi a dieci scultori di realizzare un occhio e ti ritroverai con dieci occhi diversi.

Ne ho fatti quattro e, visto che a me piace ridere (e chi viene in laboratorio lo sa), queste sono le descrizioni semiserie dell’occhio d’artista:
WP_20160516_19_18_15_ProREALISTICO

L’occhio realistico cerca timidamente di imitare la realtà, alcuni artisti ci riescono più di altri, ma la caratteristica di base è un occhio equilibrato, con le palpebre non troppo sporgenti. Ottimo per una serata elegante o per tutti i giorni, abbinato ad un outfit easy chic. Si sposa bene con un naso lungo e sottile. Più difficile di quello che sembra, crea perplessità se lasciato vuoto al suo interno, mentre lasciato bianco o con l’iride disegnato rende piuttosto bene; io ho optato per un classico: il cuore all’interno dell’iride, che dovrebbe simulare il riflesso della luce.  Perfetto per un ritratto su commissione, non genera particolare turbamento ed è generalmente gradevole alla vista. Si abbina a qualsiasi taglio di capelli, purché non troppo spettinato, il riccio ordinato stile Grecia antica è la morte sua. Il tipo di pelle ideale è quello con poche righe, le linee d’espressione appena accennate con il tipico effetto botox delle statue di marmo. Un tipo di occhio alla Canova, realistico, ma elegante. Attenzione a: l’occhio da triglia  è sempre in agguato. Perfetto per: Nicole Kidman, Michael Jackson, Uma Thurman. Eccezione: Nicolas Cage, in questo caso si riduce il rischio occhio da triglia.

MA ANCHE MENO WP_20160516_19_18_09_Pro

Realistico, ma anche troppo, ma anche meno. Qui le linee sono ben marcate, le profondità scavate, le rughe accentuate, il bulbo tondo e sporgente; è un occhio sopra le righe, potrebbe appartenere ad una statua come ad un paziente del reparto psichiatrico. Questo è l’occhio che non deve chiedere mai, quello che ti fulmina con lo sguardo, l’occhio che parla. “Stai parlando con me??” Il taglio di capelli in questo caso non è fondamentale, tanto, con uno sguardo così, chi sta a guardare il capello? Comunque, in genere, si predilige un taglio spettinato, che dia enfasi allo sguardo, che rafforzi l’espressione, che sottolinei l’intento. L’interno potrebbe anche essere bianco, ma non gli si addice, qui ci vuole carattere, serve un’ombra; e allora, ancora ottimo il cuore, ma è un buon abbinamento anche l’iride scavato, soprattutto se l’espressione da raffigurare è particolarmente intensa. Questo è il tipo di occhio che mi fa venire in mente Michelangelo (vedi l’immagine dell’articolo). Attenzione a (se non sei Michelangelo, e comunque, Lui può): l’occhio da pazzo. Perfetto per: l’occhio buono di capitan Harlock, ma anche Jack Sparrow e Sid Vicious. Eccezione: Jack Nicholson, qui l’occhio da pazzo è d’obbligo.

 

STILIZZATO WP_20160516_19_18_21_Pro

Come lo disegni un occhio? A mandorla, tutti i bambini lo disegnano così, vogliamo noi contraddirli? Pare brutto, no? Eccolo, sufficientemente realistico, ma con le linee pulite, vietate le rughe. Probabilmente l’unico occhio che, lasciato bianco e liscio al suo interno, non crea turbamento. Ovviamente tutta la scultura si dovrà adeguare ad uno stile pulito ed essenziale, in un insieme armonico. I capelli ideali sono ordinati, un capello spettinato e lavorato avrebbe l’effetto parrucca sul manichino. Questo è l’occhio ideale per sfoggiare un bel caschetto alla Valentina, un’ordinata acconciatura da geisha, oppure un copricapo egiziano. Gli si accostano perfettamente tiare, corone o orpelli vari. Impeccabile con il total white, sia da giorno che da sera. Perfetto per: Cleopatra, Athena, Apollo e qualsiasi altra divinità. Attenzione a: effetto disegno di bambino, quindi “occhio” alle profondità. Eccezione: le divinità egizie, per loro è necessario l’occhio disegnato, con abuso di kajal.

 

 

VUOTO WP_20160516_19_17_43_Pro

È l’occhio drammatico per eccellenza, in realtà quel vuoto si può riempire di una quantità incredibile di emozioni, meglio se angoscianti. È l’occhio dell’artista impegnato, che rispecchia la tradizione dello scultore maledetto, tormentato e affamato. Rende bene con la postura contorta del corpo, meglio se lasciato così, ruvido, non del tutto finito. Le rughe sono fondamentali, mentre i capelli non sono per niente importanti, è l’occhio perfetto per i calvi: è talmente ipnotico che nessuno si ricorderà altro. Volendo aggiungere una capigliatura, è preferibile un taglio spettinato, di quelli che si asciugano bene anche con le mani, che aggiunga drammaticità. Vietato il taglio classico: punk is not dead. Perfetto per: Marlon Brando, Amleto e qualsiasi operaio che esca dalla fabbrica dopo più di otto ore di lavoro. Attenzione a: sembra continuamente che ti stia guardando … brrr … rabbrividiamo. Eccezione: Necessario il vuoto che ti segue per il Fantasma dell’opera, l’Uomo Tigre (chi nasconde quella maschera? Tiiigre), IT, Freddy Krueger e altri loschi figuri.

 

N.B.Questo articolo non ha nessuno scopo didattico, va preso per quello che è: poche righe semiserie sugli occhi nella scultura. Non intendo offendere né gli insegnanti d’arte, né gli artisti veri.

Lascia un commento

Captcha * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.