Ondine

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Questa scultura è di piccole dimensioni e non è stata premeditata; semplicemente nel mio laboratorio c’era un piccolo pezzo di creta che si stava seccando, era troppo duro per poter essere modellato, ma aveva alcuni dettagli che in qualche modo ricordavano un volto, l’ho lavorato scavandolo e per una volta invece di aggiungere, ho tolto.

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Le Ondine sono creature leggendarie appartenenti alla categoria degli elementali dell’acqua.
Il termine elementale significa che queste creature sono costituite da uno solo dei quattro elementi, nel caso delle Ondine, esse sono costituite dalla sola acqua. Gli spiriti dell’ acqua sono presenti in molte culture; chiamati anche ninfe o nereidi, spesso hanno le sembianze di ragazze bellissime con capelli vaporosi ed occhi chiari, a volte si presentano come onde del mare o come bellissime sirene.
Le Ondine sono anche parte del folklore europeo e vengono descritte come creature affini alle fate, secondo la tradizione sono prive di anima e vengono considerate sia maligne che innocue o addirittura benevole; si trovano  nei laghi, nei corsi d’acqua e nelle cascate, hanno voci meravigliose, che si possono udire sovrapposte allo scrosciare dell’acqua.
Una celebre Ondina del folklore germanico era Lorelei. Secondo la leggenda, sedeva su una roccia del Reno (la quale oggi prende il suo nome) e distraeva i pescatori con il suo canto, facendo sì che non si accorgessero dei pericoli della corrente.
Un esempio di Ondine in qualche modo amichevoli appare invece nel Canto dei Nibelunghi, in cui i Burgundi vengono avvisati, mentre attraversano il Danubio, della pericolosità del loro viaggio. In effetti l’avverarsi della profezia delle Ondine sarà inevitabile, per cui è dubbio se la profezia si debba intendere come compassionevole.

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Spesso le creature soprannaturali vengono dette infide.
Cambiano idea in ogni momento ed il loro carattere è completamente estraneo ad ogni retorica o cerimoniale. Agiscono per come si sentono.
Non hanno secondi fini e non hanno né coscienza né rimorsi.
L’Ondina non ha l’anima perché esiste nel suo stato più puro ed essenziale, sempre in movimento come il fluire dell’acqua, prova curiosità, ma non un reale interesse, verso le vicende mortali.

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