Le sculture e i progetti di… Elisa Betti
La terra è il mezzo che uso per rappresentare emozioni umane e concrete.
Cuocio ad alta temperatura, giocando con le fusioni e i ritiri, gli smalti che utilizzo sono tutti autoprodotti.
Le crepe e le spaccature diventano un mezzo espressivo e non un errore:
sono volute e pensate, eppure ogni volta mi sorprendono per l’intensità che aggiungono alle mie sculture.
Le terre ruvide, nere e chamottate, rappresentano per me l’animo umano e le sue imperfezioni, gli ostacoli della vita, le emozioni forti, oppure il corpo che si indurisce e si forgia nella quotidianità.
La porcellana è invece il materiale che prediligo per dare forma all’anima, ai sentimenti, alla purezza.
Mi piace il contrasto tra la materia ruvida e la setosità della porcellana.
Le mie sono sculture da toccare per apprezzare totalmente le caratteristiche, l’obiettivo è suscitare emozione, potersi riconoscere nella rappresentazione del sentimento umano e poterlo letteralmente toccare e rivivere.
Racconto la vita, il vissuto comune a molti.
I materiali e le loro differenze sono parte imprescindibile della mia narrazione.