Il poeta latino Ovidio, nei suoi scritti, ci dice che Perseo in un primo momento scambiò Andromeda per una statua di marmo, ma il vento che le scompigliava i capelli e le calde lacrime che le scorrevano sulle guance, rivelarono la sua natura umana.
Perseo le chiese come si chiamava e perché era incatenata lì.
Andromeda, incatenata nuda allo scoglio, per timidezza non rispose.
Nonostante l’attendesse una morte orribile tra le fauci bavose del mostro, la fanciulla avrebbe preferito, per modestia, nascondere il viso tra le mani … se non le avesse avute incatenate a quella roccia.
Perseo continuò a interrogarla. Alla fine, per timore che il suo silenzio potesse essere interpretato come ammissione di colpevolezza, la principessa raccontò la sua storia … ma si interruppe improvvisamente, lanciando un urlo di terrore alla vista del mostro, che, avanzando fra le onde, muoveva verso di lei.
Cassiopea, moglie del re dell’antica Etiopia, Cefeo, pensava che lei e sua figlia Andromeda fossero le più belle donne mai vissute e andava dicendo che la figlia superava in bellezza persino le Ninfe del Mare, le cinque Nereidi.
La superbia della regina giunse alle orecchie di Era e delle stesse Nereidi; una di loro, Amfitrite, era sposata con il dio del mare e così fu a lui che chiesero vendetta.
Poseidone scatenò Tiamat, il mostro marino(rappresentato tra le costellazioni da Cetus, la Balena), contro il regno di Cefeo, a devastarne le coste. Il re d’Etiopia, vedendo il proprio reame in pericolo, si rivolse ad un Oracolo, il quale gli disse che il solo modo per placare il mostro consisteva nel sacrificio di Andromeda.
La principessa venne trascinata fino alle rocciose coste etiopiche e lì abbandonata al suo orribile destino: incatenata nuda su uno scoglio in riva al mare, attendeva ormai priva di ogni speranza, che il mostro la raggiungesse.
E il mostro non si fece attendere.
Il Fato volle che passasse di là l’eroe Perseo, in groppa a Pegaso, di ritorno dalla vittoria contro la terribile Medusa.
L’ eroe attaccò il mostro e riuscì a sconfiggerlo solo mostrandogli la testa di Medusa, che con lo sguardo lo tramutò in pietra.
Andromeda fu salva.
La mitologia narra che Atena trasformò Andromeda in costellazione e la pose vicino a Pegaso, accanto alla madre e a Perseo; separata dalla Balena solamente dalla costellazione dei Pesci. Cassiopea però, come punizione, venne condannata a girare per sempre col suo trono intorno al Polo Nord, trovandosi a volte anche a testa in giù, posizione disdicevole per chi pecca di vanità.