Oggi non è lunedì …
Oggi riprendo a scrivere sul blog.
Oggi torno in laboratorio.
Oggi ricomincio a lavorare la creta per terminare gli ordini di Natale.
Oggi riprendono i corsi di modellazione a Como.
Oggi è il mio lunedì.
Oggi, dopo una lunga assenza dai social, dal lavoro, dal blog.
Assenza giustificata, assenza non solo apparente, ma anche fisica, di testa e di volontà.
Faccio outing: tutti i miei programmi per questo fine anno sono saltati, o meglio, slittati avanti senza troppi rimorsi.
Sono diventata madre e da quel momento sono sparita, mi sono persa nella piccola creatura aggrappata a me, io ero assenza, lei presenza. Mi sono saziata per giorni e ore delle pieghe della sua pelle, del suo profumo, delle sue smorfie, ho capito quando e perché aggrotta la fronte, ho imparato a riconoscere il suo pianto, ho adorato ogni suo perfetto movimento imperfetto.
Si, ho anche cambiato pannolini, ascoltato pianti inconsolabili, affrontato notti insonni, rigurgiti e quant’altro … è pur sempre un neonato.
Adesso fatico a ritornare nella mia vita, ora che siamo in due il mio mondo non è più solo mio; e lo scopro stretto, limitato.
Sono stupita dalla facilità con cui mi sono annullata dal momento della nascita ad oggi; io con il mio carattere indipendente, i mille progetti in testa, le scadenze, le cose da fare, le mie regole, gli orari … io ho scelto di non essere più io. Non mi è pesato, sapevo che non sarebbe stato per sempre e sapevo che dovevo godere di ogni momento, perché non sarebbe tornato.
Sono pronta, oggi, ad affrontare questo lunedì non lunedì?
No, per niente, ma è necessario per me e per noi che io esca dal torpore e ricominci a vivere.
Rientro cautamente nei miei vecchi panni, ormai stretti e scomodi, inizio a fare posto al futuro che ci aspetta, a creare nuove abitudini, nuovi spazi, a creare … chissà cosa sarà della mia produzione, mi sento come un vaso vuoto da riempire e credo che sia una cosa positiva, ricomincio oggi e sono curiosa di vedere cosa succederà, sono pronta ad imparare da mia figlia, a guardare il mondo con i suoi occhi.
Io insegnerò a lei, lei insegnerà a me.
Scrivevo qui della necessità di svuotarsi per affrontare il processo creativo nel migliore dei modi, mai come ora sento di essere totalmente vuota e contemporaneamente piena. Vuota di quello che ero, piena di promesse future.
Sono sicura che i corsi creativi del 2016 potranno solo guadagnare da questa mia condizione di “svuotato stupore”; sono certa che i corsi per i bambini della prossima primavera saranno ancora più magici e divertenti; so che la mia produzione del 2016 sarà diversa.
Io sarò diversa, il laboratorio sarà diverso.
Udite udite, da oggi il laboratorio della ceramica cambia gestione: non vi aspetta solo Elisa, ma anche la piccola Maia, la fatina dell’inverno, nata nei primi giorni freddi di un anno incredibilmente caldo.