Tra il dire e il fare, di giovedì pomeriggio.

Tra il dire e il fare, di giovedì pomeriggio.

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Brunate chiama mondo, rispondi mondo.

Scrivo da Brunate, a 700 mt slm, avvolta nelle nuvole gocciolanti di un pomeriggio primaverile.

È giovedì, il Laboratorio della Ceramica, giù a Como, è chiuso per mancanza di corsisti e io mi destreggio tra il senso di colpa per non esserci (e se qualcuno mi viene a cercare?) e un tè con i biscotti.

Maia dorme, ormai la mattina la passa sempre sveglia e fa solo il sonnellino pomeridiano, quindi quasi sempre in laboratorio, avvolta nel marsupio, sulla mia schiena.

Maia dorme e oggi è uno di quei rari pomeriggi in cui lo fa nel lettino e io posso dedicarmi ai lavori in sospeso, come questo blog e altre cose che necessitano di un computer e di calma.

Poi mi sono fatta una doccia, ché va bene lavorare, ma quando mi ricapita un pomeriggio di relax in casa? Vogliamo buttarlo così? E via di tè e biscotti.

Nel silenzio ho pensato; ho pensato che ho sempre meno tempo per pensare, che devo annotare i pensieri in un taccuino prima che vengano fagocitati dalla quotidianità, che in questa settimana mi sono successe cose belle,ma non ne parlerò ora per scaramanzia, che ho taaaanto da fare in laboratorio e sono indietro indietro con le commissioni.

Temo che dovrò recuperare nel week end, che dovrò accorciare le liste di cose da fare, che dovrò rassegnarmi che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.

Il mare non è necessariamente una cosa brutta.

Poco fa, addormentando Maia, parlottavo con lei dei progetti futuri, del tempo che manca e che a volte preferisco spendere semplicemente guardandola invece che lavorando, le spiegavo che magari avremo meno soldi, ma più sguardi e forse da grande non le dispiacerà.

Alla fine si è addormentata così:

Tra il dire e il fare c’è un pannolino da cambiare,

tra il dire e il fare c’è una pappa da preparare,

tra il dire e il fare c’è una casa da riordinare.

Tra il dire e il fare c’è un abbraccio da strizzare,

tra il dire e il fare c’è una lacrima da asciugare,

tra il dire e il fare c’è un bacio da ricambiare.

Tra il dire e il fare c’è una vita da respirare,

tra il dire e il fare ci sono Elisa, Maia e Marcello,

tra il dire e il fare c’è l’attesa,

che rende tutto più bello.

 

E alla fine mi scopro pure poetessa, magie dei pomeriggi uggiosi.

E tu? Tra il dire e il fare hai tempo di respirare la vita? 

Fermati ogni tanto, che il mondo gira lo stesso.

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