Kintsugi e l’arte delle crepe.

Kintsugi e l’arte delle crepe.

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“Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro. Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello.
Questa tecnica è chiamata Kintsugi ……. Rendere belle e preziose le cose che hanno sofferto. Chi ha sofferto ha vissuto.”

Martedì scorso ho aperto un panetto di creta color vanadio, se mi segui su Facebook hai visto il risultato, se non mi segui su Facebook  …. Vai, clicca “mi piace” e torna qui a leggere!

L’idea era realizzare una teiera con la tecnica che preferisco, cioè mettere la creta su un torniello (piano girevole su un treppiede) e modellarla con un attrezzo di legno per ottenere, da un cilindro, una forma tondeggiante.

Con movimenti precisi e lenti ricavo la forma del corpo della teiera, poi chiudo delicatamente le estremità, l’aria rimane all’interno e il risultato finale assomiglia ad un pallone un po’ sgonfio, ma perfettamente levigato.

Inizio a modellare il piede e in seguito il coperchio, ma l’argilla essendo nuova è troppo morbida e mi complica molto le cose. Vado in bagno, prendo il phon, lo collego alla presa, anche se è un po’ lontana e con l’aria calda asciugo la superficie del mio pallone sgonfio con piede e coperchio.

Facile. Appoggio soddisfatta il phon sull’angolo del tavolo, quindi mi allungo per prendere altra creta e iniziare a modellare il beccuccio.

Riassumiamo insieme le parole chiave: Piano girevole (notoriamente instabile), presa lontana (filo teso), angolo del tavolo (posizione precaria), mi allungo (elemento scatenante della reazione entropica).

Entropia: misura del disordine di un sistema, in natura ogni sistema tende spontaneamente ad aumentare la propria entropia.

E chi sono io per contrastare le leggi dell’universo??

Mi allungo,dicevo,urto il torniello, che urta il filo, che fa cadere il phon, cerco di fermarlo, colpisco la teieraaaaaa … noooooo … interminabili secondi in cui vedo scorrermi davanti agli occhi le due ore di lavoro appena passate … plaf!!!

Plaf: palla di creta morbida piena d’aria che colpisce il pavimento da un’altezza di circa un metro.

Plaf! e mi trovo ad osservare il corpo della mia teiera che si è completamente appiattito da un lato mentre la superficie prima liscia adesso è ricoperta di crepe (per farla breve: bagnata dentro, secca fuori, aria all’interno che spinge)

Non ho avuto cuore di buttarla, una volta ricomposta era addirittura più bella, le crepe avevano qualcosa di speciale, l’ho rimessa sul torniello e l’ho finita.

Forse una delle mie migliori teiere.

I giapponesi sono troppo avanti.

Tecnica Kintsugi secondo Elisa.

A te succede mai di trasformare un disastro in un successo???

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