Le Terre Storte sono pensieri in fuga …

Le Terre Storte sono pensieri in fuga …

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Più di un anno fa scrivevo qualche riga per la pagina laboratorio del sito internet; qualche giorno fa invece, in pieno blocco dello scrittore, non sapevo proprio cosa raccontare  nell’articolo del blog di questa mattina. In realtà non è esatto dire che non sapevo cosa raccontare, diciamo che non sapevo cosa scrivere: è diverso, molto diverso.

Di cose da raccontare ne ho sempre, anzi, ho la tendenza ad essere logorroica, soprattutto se si tratta di lavoro o di quello che mi piace (per fortuna, spesso coincidono); ed è proprio perché la settimana scorsa è stata piena di eventi, sia personali che lavorativi, perché ho tanti progetti a metà, come il laboratorio a Como, perché mi sto inventando dei workshop divertenti per i prossimi mesi, perché sto lavorando su delle commissioni e perché, nel frattempo, la mia testa continua a realizzare sculture, tanto che ho sempre bisogno di un foglio e una penna vicini, per scrivere e disegnare (recentemente a cena ho usato i tovaglioli di carta … danno soddisfazione perché sono soffici) …. Insomma, è proprio perché ho la mente affollata di pensieri rivolti al futuro, che non so cosa scrivere oggi, adesso, non posso raccontare i progetti futuri finché non sono pronti, quindi, questa mattina, cosa scrivo??

Pensando ai pensieri (ehm …), mi è venuto in mente, appunto, quello che ho scritto più di un anno fa nella pagina del laboratorio e mi è sembrato perfetto per questa giornata:
“… Mi piace immaginare le Terre Storte come il frutto di un pensiero laterale, che per un attimo sfugge alla logica di quello che sto facendo e inizia a rimbalzarmi in testa finché non cattura la mia attenzione.

… 

Secondo la scienza, con il termine pensiero laterale, si intende una “modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio indiretto. Mentre una soluzione diretta prevede il ricorso alla logica sequenziale, risolvendo il problema partendo dalle considerazioni che sembrano più ovvie, il pensiero laterale se ne discosta e cerca punti di vista alternativi prima di cercare la soluzione.”
Ora, di fronte alla spiegazione scientifica il dubbio viene spontaneo … se l’idea per un centauro mi è venuta mentre cercavo di staccare il risotto dal tegame … come posso considerarla una soluzione alternativa al problema?

Forse le mie idee più che un pensiero per la risoluzione dei problemi logici, sono una fuga dalla logica delle cose e dalla realtà, forse sono la parte di me che ancora crede ai folletti e che considera i problemi reali noiosi e privi di interesse, quindi ne prende le distanze appena diventano troppo presenti.
Probabilmente la realtà è molto più semplice, non si tratta di pensiero laterale, ma di fuga di pensieri, anzi no … le Terre Storte sono pensieri in fuga!”

Io adoro questa definizione, perché riassume esattamente in mio stato di oggi!

Ora al lavoro!!!

Presto che è tardi!!

Ed io ho mille pensieri a cui dare forma, così lunedì prossimo ti racconterò dei workshop divertenti e colorati nel laboratorio di Como, ho pensato a delle cose proprio carine, con i colori del lago, dell’estate … immagino bambini e adulti con le mani sporche … pensavo che potremmo …

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