Sono appena rientrata da una breve vacanza in Valle d’Aosta.
Confesso di essere un tipo da Dolomiti, ma da quando vivo a Como la Vallèe è più vicina.
Le montagne così scure mi hanno sempre messa a disagio, sembrano più dure, meno ospitali della rosea Dolomia.
Causa la mancanza di forma post maternità, mi sono ritrovata a guardare più spesso a terra che in alto e ho scoperto un mondo di cristalli scintillanti. Le numerose pause mi hanno poi permesso di osservarli bene, fotografarli e trarre ispirazione da quello che vedevo.
Non è un mistero che io preferisca gli smalti ruvidi a quelli lucidi e splendenti, la materia grezza alla delicata porcellana, la roccia alla sabbia.
Probabilmente a causa del mio lavoro e della mia vocazione per la scultura, le sensazioni tattili per me sono fondamentali.
Quelle rocce meravigliose e quei cristalli splendenti sono stati una vera fonte di ispirazione.
Mi aggiravo per i sentieri con l’unico scopo di rilassarmi e non pensare a niente, volevo staccare completamente la spina dopo un anno estenuante, invece ho ritrovato la passione per la ceramica.
E un’idea per questo autunno.
Tra una settimana ripartirò, finalmente verso le Dolomiti, ma adesso ho un’idea ben precisa in mente: so cosa farò a settembre.
In questo intermezzo lavorativo tra una vacanza e l’altra, con il laboratorio mezzo vuoto, io e Maia lavoreremo su questo nuovo progetto “on the rocks” in attesa di trarre nuova ispirazione dalle luminosità dolomitiche.
Cosa ho imparato? La prossima volta che ho un problema da risolvere, smetto di pensarci e vado a fare un giro in montagna, la mente libera è un ottimo raccoglitore di idee!
Provaci anche tu!
Buon agosto.