La passione

La passione

postato in: Eli | 0

La passione che muove il mondo.

La passione che fa girare i sogni, passare le ore, fermare il tempo.

La passione che tiene vivi ma è dolorosa, ma è entusiasmante.

La passione che è come l’ebbrezza di una birra in più una sera d’estate.

La passione che rende la fatica dolce, il sonno inquieto.

Dove è finita la mia passione?

Ho iniziato a fare questo lavoro perché lo amavo, amo lavorare la creta, amo creare, scolpire, immaginare, amo condividere e insegnare ad appassionarsi alla ceramica.  Le tensioni si sciolgono, le mani si muovono sulla creta, la mente è altrove.

Il lavoro perfetto.

Il mio lavoro.

Sembrava facile.

Ma il tempo cambia le cose, l’abitudine le rende immobili, la paura di non farcela le distrugge. Sono sola nelle mie giornate lavorative, sono il mio capo, l’operaio, l’addetto alle pulizie, il responsabile del marketing, dei canali social, il fotografo, il webmaster. Sono anche mamma, moglie, figlia. Sto dimenticando di essere Elisa e sono stanca.

La passione è sufficiente per iniziare un’attività? Si, deve esserlo, voglio crederlo.

La passione è sufficiente per vivere? Non lo so, deve esserlo, voglio crederlo.

Scrivo in una sera come tante, una sera di infinita stanchezza, poi guardo la mia bimba che dorme e penso che voglio insegnarle che bisogna credere in se stessi, che i sogni si realizzano, che però per realizzarli bisogna lavorare duramente.

La passione non basta, ma è necessaria nelle sere come questa; nei giorni in cui dimentico perché ho iniziato ho bisogno di ritrovare l’Elisa che 20 anni fa lavorava la creta in cantina, tra l’odore di muffa, legno e panni stesi.

Per questo motivo, per non perdere di vista ciò che amo, per non far diventare la ceramica un mestiere meccanico e noioso, per ritrovare l’entusiasmo, ho deciso di ricominciare a creare delle sculture, con l’unico scopo di divertirmi e rilassarmi.

E saranno sculture fatte per me.

Saranno infantili? Fuori moda? Troppo o poco colorate? Non abbastanza artistiche? Troppo classiche? Brutte?

Chissene. Nasceranno con l’unico scopo di distendere la mia anima stropicciata, se piaceranno meglio, se non piaceranno pazienza.

Farò un passo indietro per tornare a guardare avanti con fiducia. In ogni caso, potrebbe essere un modo interessante per parlare di più di scultura e, se mi seguirai in questa avventura, potrai seguire le fasi della lavorazione.

Come conferma del mio impegno e per essere sicura di mantenerlo, posterò qui le foto, ne parleremo e mi dirai cosa ne pensi.

Cosa vuoi che ti dica, i soldi per un viaggio in Tibet non li ho, per ritrovare me stessa devo andare a cercare in cantina.

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