La fine del 2017 e l’inizio del 2018 sono stati, per me, mesi pieni di progetti in partenza e tanti in conclusione.
Mesi in cui ho faticato non poco a rimanere concentrata sul lavoro in laboratorio.
Io amo molto tenere i corsi, ma credo che in questo lavoro sia fondamentale ascoltare, capire cosa le persone vogliono da me, anche quando non lo sanno nemmeno loro.
Il mio è un laboratorio piccolo, una specie di salottino polveroso, ci sono l’argilla, il tornio e i giochi di Maia. Le persone scelgono di passare con noi una parte del loro tempo libero e il tempo, oggi, è un bene preziosissimo.
Sento molto la responsabilità di questo tempo che mi viene affidato e, se non posso ricambiare con uno spazio grande e moderno, posso sicuramente ricambiare con l’ascolto. Quello che mi propongo ogni giorno è esserci, ascoltare veramente chi incontro, non fingere interesse, ma esserci davvero.
Insomma, dicembre 2017 e gennaio 2018 sono stati per me due mesi faticosi proprio perché tanti pensieri e tanti impegni mi impedivano di essere realmente presente e mi sono dovuta impegnare tanto per non farmi distrarre dalla mia vita personale durante le ore di laboratorio. Tralasciando il fatto che una parte della mia vita privata mi segue fisicamente anche al lavoro, nella forma di 90 cm di bimbetta esigente.
È qui che ho accumulato, oltre allo stress, tutta una serie di false partenze.
Ho dovuto mettere da parte i progetti meno urgenti e creare una gerarchia più o meno logica per non rischiare di impazzire.
Innanzi tutto dovevo scrivere la tesi di laurea e la bella notizia è che l’ho consegnata ieri, quindi un traguardo importante è stato raggiunto. Evviva!
Poi a dicembre c’è stata la fiera di Etsy a Como, quindi dovevo creare alcuni oggetti per la vendita e pensare all’ esposizione.
Quello che ho imparato da quell’ esperienza è che la semplicità paga, non ho voluto strafare, non potevo impegnare la mia mente in cose inutili, perché solo pochi giorni prima avevo l’ultimo esame all’ Università e il compleanno di mia figlia.
Semplicità e leggerezza, questo era l’obiettivo che mi ha permesso di partecipare senza ansia e senza aspettative elevate.
La conclusione di Etsy made in Como è stato un altro traguardo raggiunto, da cui ho imparato qualcosa.
Per le feste di Natale poi, mi sono imposta di chiudere il laboratorio per 15 giorni, per staccare, per respirare, per preparare la tesi, ma soprattutto per dormire e annoiarmi, visto che due settimane prima avevo scoperto di essere incinta (eh già).
Un progetto che si sta concretizzando adesso è la collaborazione con le scuole dell’infanzia di Como nord, finalmente ho fatto la mia prima ora in una scuola, ma ne parlerò in dettaglio più avanti.
E il laboratorio?
Purtroppo il laboratorio è rimasto indietro, in favore di scadenze che proprio non potevo posticipare.
Partenze false sono stati i corsi di anatomia, che volevo far partire a gennaio, ma che ho capito che non sarebbero stati curati come volevo, perché avevo troppe cose in testa, quindi tutto rimandato, spero in primavera.
Partenze false anche i miei nuovi smalti e i progetti per nuovi oggetti. Arriveranno, ma la ceramica si fa con calma, richiede presenza ed equilibrio.
Arriverà tutto, ma lentamente, perché il multitasking e la cura non vanno d’accordo e io ho deciso da tempo che voglio essere presente in ogni momento.
Ogni fase della vita avrà la mia totale attenzione, ogni persona con cui parlerò dovrà sentirsi ascoltata, ogni mail a cui risponderò sarà scritta per il destinatario senza copia/incolla. Mia figlia incrocerà sempre i miei occhi quando chiamerà mamma, il pancione che sta crescendo avrà i giusti massaggi ogni sera, io mi concederò un libro o una serie tv.
Una cosa alla volta e tutto a suo tempo, per non avere più false partenze, ma solo piccoli traguardi.
Credo sia solo questo il mio buon proposito per il 2018.
Buon inizio anno da chi ha concluso solo ieri tutti i progetti per il 2017.