Venerdì, sabato e domenica sono stata alla fiera Passione Creativa.
La decisione è stata presa all’ultimo momento e, per presentare anche alcuni articoli nuovi, ho lavorato incessantemente per due settimane, we compresi. Se dovessi fare un conto matematico di come è andata, contando quanto ho speso e quanto (non) ho guadagnato, il bilancio sarebbe pessimo e, in effetti, già venerdì sera ero avvilita perché ho venduto i soliti animaletti e campanelle (tra l’altro in saldo) e nessuno ha guardato le ceramiche nuove che tanto avevo faticato a produrre.
Invece torno a casa domenica sera con tanto entusiasmo e voglia di fare e mi sveglio questa mattina con un rinnovato ottimismo e la convinzione di essere sulla strada giusta!
Cosa è cambiato?
I bambini.
Sabato e domenica era pieno di bambini, che ovviamente si portavano dietro mamme e papà incuriositi dall’argilla.
Eh sì, perché avevo la possibilità, inizialmente molto sottovalutata, di tenere dei laboratori di manipolazione della creta (l’ho dovuto ripetere molte volte: creta e argilla sono sinonimi).
Un semplice tavolo di 180 x 80 cm con sopra un blocco di creta e delle formine, si è magicamente trasformato in una “calamita acchiappa bimbi” … è stato incredibile!
Manine sporche, sorrisi sdentati e faccine concentrate affollavano il mio tavolo … c’era chi scalpitava aspettando che si liberasse un posto … chi non voleva più andare via … chi tornava due volte … chi poi mi portava la sorellina o il fratellino per provare.
E io che ruolo avevo? Fondamentalmente rifornirli di acqua e di argilla, perché, nonostante volessero la mia approvazione e quella dei genitori, non avevano bisogno di suggerimenti.
Faccini concentrati e lingue fuori, con le manine tutte intente a dare forma alla fantasia.
Su quel tavolo è successo di tutto: i più piccoli schiacciavano, tagliavano e impastavano infangandosi fino ai gomiti, i più grandi costruivano piccoli capolavori. Hanno preso vita ciotole, vasi, salvadanai, gatti, conigli, topi, sculture, rose, macchine e persino un sottomarino …
La prova era gratuita ed era uno spettacolo vedere i piccoletti andare via tenendo tra le mani la loro creazione.
Mamme felici, bimbi entusiasti … io stanchissima, ma molto molto soddisfatta!
Ho scoperto il valore di un “grazie” detto tirandomi il camice con le manine sporche e gli occhi brillanti di orgoglio.
Poi, beh … diciamolo chiaro, è marketing. Io nel frattempo parlavo con le mamme, raccontavo del laboratorio, spiegavo, anche ai curiosi che venivano a vedere il perché di tutta quella folla, il funzionamento dei corsi per adulti e bambini nel laboratorio a Como.
Insomma, non ho guadagnato tanto, ma ho finito i volantini e i biglietti da visita, sono tornata a casa soddisfatta e spero che di me si parli bene nei prossimi giorni.
Il complimento più bello? “Ci siamo fermati a vedere perché tutti gli altri espositori erano musoni e voi due sembravate tanto simpatici”
Due? Si, due, con me c’era l’insostituibile Marcello, compagno di vita, di avventure e futuro papà, che mi ha egregiamente sostituita, quando necessario, sia nella vendita che con i bambini.
In seguito al complimento ricevuto e dopo qualche “grazie!” dei piccoletti, Marcello ha corretto il suo tesserino e si è autopromosso!
Secondo me, meritatamente.